Social Music City verrà adibito a struttura d’emergenza Coronavirus, l’esempio di cui avevamo bisogno
L’Italia, per non parlare del mondo, è ferma ed in sofferenza, ferita da tutte le conseguenze di questo terribile virus. In una contorta ma frequentissima logica del tutti contro tutti, spesso anche le fasce d’età diventano barriere, con i giovani che si sentono immortali e non totalmente “raggiungibili” dagli effetti di una infezione, e le persone più adulte e mature (?) pronte a pontificare.
Forse allora si rendeva necessario un gesto, un esempio pratico proveniente proprio dal cuore del mondo dei giovani, quello che ormai solo chi non lo può capire, lo chiama ancora “mondo della notte”.
Ed è così che Social Music City, l’imponente struttura eventi, creata all’ex scalo ferroviario di Milano, diventi Struttura d’emergenza Coronavirus. La società che gestisce questo spazio multievento, un punto di riferimento per gli amanti della musica elettronica in tutta la Lombardia e non solo, batte un colpo, ed è un colpo che fa vibrare i muri.
Le realtà legate alle discoteche ed agli spazi eventi sono grandi aziende a tutti gli effetti, che stanno soffrendo come le altre e probebilmente soffriranno più lungo, ma hanno dipendenti, costi e scadenza come tutte le altre. Ed è per questo che il gesto fa ancora più rumore, non è solo una discoteca, è un’azienda che si converte temporaneamente.
Lo ripetiamo, Social Music City diventa struttura d’emergenza Coronavirus.
Ad annunciarlo Riccardo Lai, Procuratore di Social Music City: “In un momento così grave per tutto il mondo, Social Music City vuole dare il suo contributo in questa battaglia che coinvolge tutti noi, consapevoli dello sforzo indescrivibile al quale sono sottoposte tutte le persone che lavorano giorno e notte negli ospedali per salvare vite umane – spiega Lai – A loro va la nostra eterna gratitudine, un messaggio che parte dal Social ma che sono sicuro accomuni tutti i professionisti dell’intrattenimento serale e notturno. Il nostro è un settore composto da imprenditori e che contribuisce a creare occupazione e un indotto importante. Doveroso, in una fase emergenziale come questa, fare la nostra parte. Social Music City tornerà con la sua musica e i suoi dj al termine di questa emergenza” (Ansa).
Benissimo i balconi, anche se li vediamo più come gli spalti di uno stadio, e qui invece parliamo di chi va in campo, e gioca, e dà l’esempio ai futuri proprietari di questo Paese.
Il fine è comune, e c’è bisogno di tutti.